Shortage componenti elettronici: come individuare quelli alternativi
Fine 2019: non avremmo mai immaginato di attraversare una pandemia globale. 2022: speravamo che non scoppiasse un’altra sanguinosa guerra. Purtroppo, però, i primi anni ‘20 scriveranno pagine di storia di cui siamo oggi testimoni. Ci auguriamo che questi momenti difficili passino in fretta, prima di tutto per l’impatto umano e sociale, ma anche per i risvolti economici che sicuramente lasceranno una lunga scia.
Per noi di MAS, un esempio di come gli eventi globali stiano avendo un impatto sulla nostra attività riguarda lo shortage dei componenti elettronici, ovvero la difficoltà a reperire componentistica di qualità per realizzare i nostri prodotti. L’approvvigionamento e il costo delle materie prime hanno trasformato i componenti elettronici e i microchip in una merce preziosa.
Ma dobbiamo e possiamo reagire di fronte alle incertezze del presente.
La nostra strategia contro lo shortage dei componenti elettronici
Competenza, esperienza e anche un pizzico di creatività: è la nostra ricetta perfetta per superare il problema dello shortage di componenti elettronici.
Per affrontare e risolvere le diverse situazioni, anche le più critiche, seguiamo una precisa strategia che in particolar modo tocca questi punti:
- pianificazione: sensibilizziamo i nostri clienti nel fondamentale aspetto di pianificazione della produzione;
- flessibilità: è una caratteristica importante che ci permette di modificare e adattare le schede e i software per non interrompere la produzione;
- collaborazione: è un lavoro di squadra con i nostri partner per rendere più efficiente tutto il processo progettuale e produttivo;
- customizzazione: la strategia migliore da perseguire è la personalizzazione delle soluzioni, come la progettazione di un hardware customizzato;
- fiducia: il forte legame con i nostri fornitori ci permette di analizzare la situazione e superare eventuali difficoltà, per rispettare sempre gli impegni presi con i nostri clienti.
Come individuare la giusta alternativa
Il problema dello shortage dei componenti elettronici è ormai noto e diffuso. Le sue conseguenze più evidenti sono il rialzo dei costi e il ritardo delle consegne, che a cascata ricade sulla produzione. Per raggiungere gli obiettivi di qualità, rispettando costi e tempi di consegna, è necessario lavorare di anticipo e pianificazione, attraverso queste attività:
- Analisi delle criticità, come obsolescenze, shortage di componenti, per trovare un’alternativa tecnicamente valida;
- Analisi e verifica dei costi per non sforare il budget;
- Test di inizio linea per le produzioni più critiche;
- Fornitura di sistemi di collaudo MAS ai nostri partner;
- Gestione delle problematiche in fase di avvio produzioni;
- Analisi post produzione per stilare un piano di miglioramento dei processi produttivi.
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Sistemi Embedded per migliorare la sicurezza sul lavoro
La sicurezza sul lavoro è un tema delicato e attuale, che tocca da vicino milioni di italiani. Basti pensare che, secondo i dati dell’INAIL, solo nei primi due mesi del 2022 le denunce di infortunio sono state oltre 120 mila con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente. A causa della pandemia globale, che ha provocato lockdown ma al contempo ha offerto opportunità di smart working, è difficile comparare i dati degli ultimi anni. Il solo numero relativo all’anno in corso è però un allarme che ha bisogno di essere ascoltato.
L’innovazione, applicata all’industria, può sicuramente migliorare la sicurezza sul lavoro per ridurre i rischi infortunistici e scongiurare nuove terribili tragedie. Dispositivi di protezione individuale smart, cobot, sensori, misuratori e altri sistemi embedded sono alcuni esempi di come la tecnologia possa aiutare il settore produttivo e industriale per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Lo scenario del settore manufatturiero italiano è tuttavia ancora lontano da una rivoluzione tecnologica: nelle industrie italiane spesso vengono utilizzati macchinari obsoleti e non conformi alle Direttive comunitarie in materia di sicurezza, tra cui la Direttiva Macchine 2006/42/CE. Le attività ispettive condotte dall’Ispettoraro Nazionale del Lavoro (INL) hanno evidenziato irregolarità in oltre 8 mila aziende, pari al 79% di quelle ispezionate.
Investire nella modernizzazione tecnologica aziendale non è fondamentale solo per la produttività, efficienza e redditività di un’azieda, ma può offrire soluzioni efficaci per migliorare la sicurezza sul lavoro.
Smart safety con Sistemi embedded e smart DPI
Non solo nel settore produttivo, la rivoluzione tecnologica può offrire supporto anche in altri settori, come quello edilizio, dove i rischi infortunistici sono spesso elevati. L’emergenza sanitaria ha accelerato la transizione digitale anche nel settore delle costruzioni, rendendo i cantieri più sicuri ed efficienti.
Gli smart DPI, i dispositivi di protezione individuale intelligenti, sfruttano l’innovazioni dell’Internet of Things per combinare wearable smart devices e sicurezza in cantiere o in fabbrica: giubbotti, guanti, caschetti, scarpe dotati di sensori collegati ad un device che possano registrare informazioni e dati in tempo reale, inviando richieste di intervento se necessario.
Cobot, preziosi collaboratori in azienda
I cobot, abbreviazione di robot collaborativi, svolgono un ruolo chiave nei processi di automazione. Oltre a poter svolgere attività produttive routinarie, i cobot sono ideali per task operativi potenzialmente pericolosi. In un’azienda chimico-farmaceutica, ad esempio, un robot collaborativo può essere utilizzato in operazioni in cui il rischio di contaminazione o intossicazione è elevato. Si possono così evitare incidenti sul lavoro potenzialmente letali.
Manutenzione predittiva per prevenire infortuni e guasti
Grazie all’utilizzo di sistemi embedded e IoT, è possibile svolgere la manutenzione predittiva del parco macchine di un’azienda, così da svolgere verifiche regolari e sistematiche ed intervenire prontamente in caso di guasti, evitando così incidenti sul posto di lavoro. Oltre ad una maggiore efficienza produttiva, il datore di lavoro avrà macchinari più sicuri e regolarmente controllati.
Droni e sensori in situazioni di pericolo
Sempre in tema di Internet of Things, l’utilizzo di sensori smart può essere fondamentale per il monitoraggio di rischi ambientali, specialmente in situazioni di pericolosità come una fuga di gas. L’utilizzo di droni, pilotati da remoto, è la soluzione ideale per monitorare aree dove sono presenti rischi per i lavoratori, come ad esempio un edificio colpito da un terremoto. Il drone può inviare immagini in tempo reale e acquisire misurazioni utili per una valutazione dei rischi.
Real-Time Locating Systems (RTLS)
I RTLS, real-time locating systems, sono sistemi embedded che possono migliorare la sicurezza sul lavoro sia nel settore manufatturiero che logistico. Si basano sulla tecnologia ultra-wide band che è in grado di monitorare e localizzare in tempo reale, attraverso un tag univoco, la posizione di una persona, veicolo o macchinario. I sistemi RTLS vengono utilizzati sia per una maggiore efficienza produttiva che per innalzzare i livelli di sicurezza dei lavoratori.
Sistemi embedded di MAS Elettronica
“SBC Frida è un prodotto molto compatto a basso consumo con processore creato per la Visione Artificiale e IOT - spiega Sandro Mascetti, CEO di MAS Elettronica - per esempio nei sistemi di antincendio si può utilizzare per tracciare i movimenti e i percorsi delle persone all'interno di un edificio in fiamme”.
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Blockchain: tra le nuove tecnologie per un futuro sostenibile
Le tecnologie Blockchain non godono di una buona reputazione quando si parla di sostenibilità ambientale. Il motivo è che si tende a sovrapporre il termine blockchain con bitcoin, che in realtà è un mezzo per raggiungere un fine specifico, le criptovalute. Vero è che per le attività di mining, ovvero l’estrazione, dei bitcoin è richiesta una enorme quantità di energia elettrica che trasforma il mercato delle criptovalute in un settore ad alto impatto energetico. Secondo il Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index, l’indice di consumo di energia per le attività relative ai bitcoin, la criptovaluta è responsabile del consumo dello 0,5% di tutta l’energia prodotta globalmente.
Ma la blockchain non riguarda solo i bitcoin e può anzi essere una delle tecnologie per un futuro sostenibile.
Le nuove tecnologie della Blockchain
La blockchain, letteralmente una catena di blocchi, è una delle tecnologie della famiglia dei Distributed Ledger, sistemi che si basano su un registro distribuito e validato da più nodi di una rete. I dati di una blockchain sono raggruppati in blocchi e sono legati tra loro. I sistemi sviluppati con le tecnologie Blockchain sono tracciabili, verificabili, decentralizzate e affidabili.
Il contenuto di un “blocco della catena” non può essere modificato né eliminato, ma si possono solo aggiungere nuovi blocchi di dati. Questo rende la blockchain sempre affidabile e trasparente perché non è manipolabile. Questa tecnologia risulta quindi una risorsa importante per soluzioni che soddisfino la governance ambientale, sociale e aziendale nell’Industria 4.0.
La blockchain per un futuro sostenibile
La sostenibilità ambientale è un topic a cui le aziende devono continuare a dare priorità per garantire un futuro al loro business. I clienti sono sempre più sensibili alle tematiche di sostenibilità ambientale; sono disposti a scegliere prodotti sostenibili – anche se più cari – o al contrario dai rivolgersi ad altri se il prodotto non rispecchia i loro valori ed ideali. Ma spesso le informazioni non sono tracciabili e possono essere modificate per ‘aggiustare’ qualche dato se non conforme o non in linea con i desideri dei clienti.
Le tecnologie blockchain possono invece accorrere in aiuto delle aziende per fornire efficacemente ai clienti (che possono essere consumatori o investitori) informazioni riguardanti i prodotti o servizi sia nel mondo reale che nel più recente metaverso.
Le applicazioni di una blockchain sono molteplici. Ad esempio un’azienda che produce alimenti biologici potrà mostrare ogni passaggio dell’intera filiera, l’origine delle materie prime, la trasformazione del prodotto nel rispetto delle normative e il costante impegno per l’ambiente.
Un altro esempio può riguardare il monitoraggio delle emissioni di CO2 di un’azienda. Combinando un sistema blockchain con le tecnologie Internet of Things è possibile raccogliere i dati in tempo reale, senza intermediazioni e senza manipolazioni, ma con la sicurezza di un tracciamento reale e verificabile.
Blockchain: il sostegno delle istituzioni
Anche le istituzioni nazionali e internazionali sostengono che la blockchain possa essere uno strumento per la sostenibilità ambientale. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, la blockchain può portare significativi benefici per una economia globale più sostenibile.
A livello nazionale, grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il settore digitale sarà in forte crescita nei prossimi anni con una previsione di investimento di circa 50 miliardi entro il 2026. Nel dicembre 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha firmato un decreto attuativo del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale con una dotazione iniziale di 45 milioni di euro. Il fondo ha l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca e innovazione tecnologica legati al programma transizione 4.0.
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HMI: l'evoluzione del rapporto uomo-macchina
L’evoluzione dell’Interfaccia uomo-macchina, in inglese nota con l’acronimo HMI ovvero Human Machine Interface, ha subito una forte accelerazione negli ultimi anni grazie allo sviluppo e diffusione di dispositivi mobili, soprattutto gli smartphone. Le tecnologie touch sono sicuramente l’applicazione più diffusa della HMI, ma dal 2018 in poi si sono susseguite altre importanti tecnologie come le interfacce conversazionali, ovvero le interazioni vocali con i device, e le tecnologie di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR).
Il rapido sviluppo della HMI ha influenzato notevolmente la progettazione di interfacce per i settori consumer e industriali. Per poter garantire un'usabilità fluida ed efficace in un'interfaccia HMI è fondamentale l’utilizzo di hardware, come schede e processori, che abbiano una potenza adeguata per una funzionalità ottimale del device. I clienti finali, che siano utenti di uno smartphone o operatori di un macchinario industriale, desiderano infatti un servizio o prodotto che sia veloce, intuitivo e semplice, quasi naturale, da utilizzare.
HMI nel settore industriale
A livello industriale, ad oggi, le interfacce HMI riguardano principalmente le tecnologie touch e si possono applicare a diverse necessità: da un semplice schermo che un operaio utilizza per comandare un macchinario a sistemi più complessi per agire sull’intera linea di produzione. Grazie alla loro affidabilità nel processare informazioni e dati, le HMI sono diventate fondamentali nel processo di decision-making delle aziende. I settori industriali che maggiormente hanno integrato interfacce HMI innovative sono l’industria automotive, quella farmaceutica, i trasporti e il settore energetico ed idrico. Nel campo dell’automazione industriale, le HMI svolgono inoltre un ruolo fondamentale. Si pensi, ad esempio, ad una linea di produzione farmaceutica dove l’operatore non è fisicamente presente per evitare contaminazioni o rischi biologici. Grazie ad un’interfaccia HMI il macchinario può essere comandato, ma soprattutto monitorato, a distanza senza la presenza fisica dell’operaio.
Come per tutte le tecnologie, i punti di forza di un HMI devono essere usabilità, flessibilità, velocità e sicurezza. Una Human Machine Interface deve essere semplice da usare, modificabile se necessario, veloce nello svolgere le azioni richieste e sicura.
HMI: dal touch alla mente
L’evoluzione tecnologica della HMI non si ferma al touch. Dall’era di “Hands & Touch”, dove il comando era prima dato con un bottone da cliccare e ora con il semplice tocco, si passerà all’era di “Mind & Body”, dove sarà il nostro corpo l’interfaccia e la nostra mente guiderà le azioni. Serviranno dunque interfacce più immersive e smart.
Tra i vantaggi di un'interfaccia più immersiva c’è l’opportunità di offrire un’esperienza più coinvolgente, personalizzata, emozionale e interattiva dove l’utente è un soggetto partecipe di quell’esperienza, prodotto o servizio. Se per Ray Kurzweil, Director of Engineering di Google, il futuro dell’interfaccia uomo-macchina ci porterà ad avere un back della nostra mente nel mondo virtuale, altri scenari futuristici immaginano uno scambio virtuale di pensieri tra uomo-uomo e informazioni e comandi tra uomo e macchina.
I prodotti di MAS Elettronica per l'HMI
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